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"Calciobidoni. Non comprate quello straniero" è una sorta di bestiario, di fantozziano memoriale sull'esterofilia del calcio italiano dal 1980 fino alla stagione appena conclusa, di vero e proprio vademecum per presidenti e direttori sportivi per non lasciarsi tentare dalle sirene del "calcio d'agosto"... Storie di calcio per ridere, ricordare, arrabbiarsi: la vicenda dello straniero sconosciuto e affascinante, del cinese con la saudade, del brasiliano più bravo con le donne che con il pallone, del finlandese che perse il posto in squadra ma riuscì a laurearsi a Bologna, del campione triste, del figlio del dittatore, del fratello scarso di Maradona, del giapponese con l'interprete al campo d'allenamento, dei cori e degli striscioni diventati leggenda... Vicende talvolta ridicole e talvolta drammatiche, incomprensioni, errori marchiani, personaggi folkloristici. Da Aaltoonen e Ahn - il sudcoreano licenziato da Gaucci perché reo di aver estromesso l'Italia dai mondiali in Corea del 2002 - fino a Vampeta, fallito come calciatore ma diventato icona gay sudamericana, passando per altri indimenticabili "bidoni" del calibro di Renato Portaluppi, Rush, Trotta, Pancev e tanti altri presunti "fuoriclasse".